Quando vengo contattata da un nuovo paziente, succede spesso che mi domandi quanto tempo può durare una psicoterapia. Mi trovo a dover spiegare che è difficile dare un tempo poiché dipende da diversi fattori e anche dal mio modo di lavorare, vi spiego il perché.
E' difficile determinare a priori un tempo per la psicoterapia senza conoscere la persona. Quando incontro un nuovo paziente, so che entrerò nel suo mondo, fatto dalla storia personale, dai ricordi, dalle emozioni e dal modo in cui tutto questo viene elaborato. Significa che prima devo poter avere un tempo adeguato, che di solito è di 2-3 sedute, per potermi fare un'idea più precisa della persona che ho di fronte, delle sue fragilità e delle sue risorse.
A volte anche 2-3 incontri possono bastare per aiutare la persona a focalizzare l'attenzione sul problema, che può in realtà significare altro. Non è detto nemmeno che sia necessario intraprendere una psicoterapia, potrebbe essere utile un percorso diverso o potrebbe essere bastato un brevissimo spazio di ascolto per aver chiarito dei dubbi.
Un altro elemento che va considerato è la natura del problema. Io mi occupo principalmente di due ambiti: della cura dei disturbi d'ansia e dei problemi di relazione. Per quanto riguarda l'ansia, spesso le persone mi chiedono di riuscire a gestire i sintomi, oppure di aiutarli con gli attacchi di panico, o di risolvere il disturbo psicosomatico; in questi casi i miglioramenti possono essere visibili già dopo pochissime sedute. Se si vuole però capire come mai si sviluppa quel tipo di disturbo, la sua origine e lavorare nell'ottica della cura, sicuramente saranno necessari più incontri.
Come vedete è difficile determinare a priori una durata, ma generalmente rassicuro sul mio modo di lavorare. Uno degli obiettivi che perseguo è quello di rendere indipendenti i pazienti nel più breve tempo possibile. Inoltre per me è fondamentale che ogni incontro sia una scelta libera della persona.
Nel lavoro psicologico credo che ci si scelga, e quindi durante la psicoterapia io valuto insieme alla persona se continuare e con quale modalità e frequenza.
A volte anche 2-3 incontri possono bastare per aiutare la persona a focalizzare l'attenzione sul problema, che può in realtà significare altro. Non è detto nemmeno che sia necessario intraprendere una psicoterapia, potrebbe essere utile un percorso diverso o potrebbe essere bastato un brevissimo spazio di ascolto per aver chiarito dei dubbi.
Un altro elemento che va considerato è la natura del problema. Io mi occupo principalmente di due ambiti: della cura dei disturbi d'ansia e dei problemi di relazione. Per quanto riguarda l'ansia, spesso le persone mi chiedono di riuscire a gestire i sintomi, oppure di aiutarli con gli attacchi di panico, o di risolvere il disturbo psicosomatico; in questi casi i miglioramenti possono essere visibili già dopo pochissime sedute. Se si vuole però capire come mai si sviluppa quel tipo di disturbo, la sua origine e lavorare nell'ottica della cura, sicuramente saranno necessari più incontri.
Come vedete è difficile determinare a priori una durata, ma generalmente rassicuro sul mio modo di lavorare. Uno degli obiettivi che perseguo è quello di rendere indipendenti i pazienti nel più breve tempo possibile. Inoltre per me è fondamentale che ogni incontro sia una scelta libera della persona.
Nel lavoro psicologico credo che ci si scelga, e quindi durante la psicoterapia io valuto insieme alla persona se continuare e con quale modalità e frequenza.